E’ ormai risolta una delle ultime controversie sulla Sindone. Il professor Giulio Affranti, dell’Università di Padova e mons. Giosuè Gilberti hanno fatto pubbliche le conclusioni di uno studio che metterebbe a tacere le voci che chiedono come sia possibile che l’energia sprigionata dal corpo di Cristo al momento della Ressurrezione non sia stata prodotta da un irraggiamento di tipo radiale ma da un irraggiamento di tipo bidirezionale. Effettivamente il prof. Affranti è convinto che questa immagine sia il risultato di un effetto energetico speciale, connesso a una emissione di elettroni e potrebbe essere stato causato da un fulmine globulare, non è riuscito però a spiegare come mai la figura impressa non risultasse distorta, essendo prodotta dall’irraggiamento di un corpo tridimensionale su di una superfice bidimensionale, che tra l’altro non poteva presentare perfetta aderenza al corpo, ulteriore condizione che ne avrebbe aumentato la distorsione, rendendo visualmente irriconoscibile il corpo di Gesù.
Fortunatamente in soccorso dell’eminente fisico arriva la sapienza della teologia. Mons. Gilberti spiega che la Resurrezione porta in Paradiso, dove Cristo non è certo atteso per la porta laterale, ascende quindi verso il cielo, direttamente e gloriosamente verso l’alto.. E l’immagine sul lato inferiore? Senza bisogno di scomodare S. Anselmo d’Aosta, mons. Gilberti arguisce che è possibile che Cristo si sia mosso anche verso il basso, indicando la direzione per l’Inferno, non con volontà di riscattare qualche anima ma per segnalare il cammino che dovrà seguire chi rifiutasse l’amore di Dio. Si tratta quindi di una “mossa” e non di un vero e proprio viaggio. Scopriamo in questo gesto, fino ad oggi sconosciuto, l’ennensimo messaggio divino, che non lascerà silenziosi teologi e fedeli.
Beh mi sembra ovvio!!! Questa mossa in america la chiamano “Kansas City Shuffle”!!!
E se lasciassimo perdere le le vecchie lenzuola sporche e ci occupassimo, chessò, di lavoro, di libertà di stampa, delle porcherie di berlusconi?
dica quello che dica la scenza la Sindone è vera
Ma se anche la datazione al carbonio dice che non può essere la sindone di Cristo…. Ma siamo logici….. Come si fa a chiamare un associazione…. CRISTIANI CATTOLICI RAZIONALI se poi ci sono articoli tipo… PADRE PIO DICE FORZA FOGGIA E C’E’ IL GOL….. oppure DOPO LA PREGHIERA DEL FIGLIO ATEO VINCE UN MILIONE DI DOLLARI…
Coa c’è di razionale…. Io vedo solo stupidità…..
“Vera” cosa significa ? Che e’ un autentico prodotto mediovale ? Sono d’accordo !
Forse vi sfugge una cosa, Dante dice chiaramente che quella di Gesù non è stata solo “una mossa” verso gli Inferi ma un vero viaggio che ha intrapreso subito dopo la morte per recuperare nel Limbo grandi personaggi della religione ebraica per poterli portare poi con sé nel trionfo e nella gloria della Resurrezione, del Paradiso e del Regno di Dio. (giusto per informazione, stavo trollando XD, bel sito!)
Ho capito la vostra serietà dalla frase di Einstein, rinomato cattolico tedesco fuggito in America a causa dell’olocausto contro i bravi cristiani. Che Dio vi benedica
Bruno, Albert Einstein un cattolico? Ma questi sono fuori di testa….
E che ne dite se gli autori di questo sito bevessero qualche birra in meno?
Birra? Magari fosse birra! Questi sono strafatti di pasticche prese a casaccio…. E perchè no? di Santa Eucarestia!!
Noi vogliam Dio ch’è nostro Padre,
(e che si è manifestato tramite la Sindone…)
Noi vogliam Dio ch’è nostro Re!
Albert Einstein, un “cattolico” tutto d’un pezzo.
Mi sbagliavo, sono cattolicissimi, si vede dalla smania di censura
E da quanto son pieni di sussiego e contrizione
smettila di drogarti….
A tutti quelli che parlano di datazione al carbonio ricordo che ai tempi di Gesù la fibra di carbonio non esisteva, altrimenti i centurioni non avrebbero avuto elmi di bronzo ma moderni caschi da motociclista. Ecco perchè è risultata tardo- medievale. Uno scienziato russo lo ha dimostrato ma la lobby della stampa giudaico-massonica ha nascosto per secoli la notizia, che era nota già dai tempi di Wolfgang Henninger, e da lui puntualmente annotata nella sua opera “Die Wirkungen des Bieres”